Pirmin Huber: «Techno e ländler vanno a braccetto»

Serie di ritratti «Get Going!» 2020

Pirmin Huber ⎪ Foto @GM Castelberg


Rumori quotidiani elaborati elettronicamente si fondono con elementi di musica ländler per dar vita a una nuova esperienza di ascolto: è quanto il contrabbassista e compositore Pirmin Huber intende sviluppare e realizzare nel suo nuovo lavoro. Il contributo «Get Going!» lo aiuta a realizzare il suo progetto.

Da quando ha completato i suoi studi di jazz (incentrati sulla composizione) presso la Scuola universitaria professionale di Lucerna, il compositore e contrabbassista Pirmin Huber del Cantone di Svitto sperimenta nuovi modi di combinare la musica popolare svizzera con altri generi per creare nuovi sound. Attivo sia come solista che come membro del «Ländlerorchester», dei gruppi «Stereokulisse» e «Ambäck» o della formazione «Gläuffig», Huber ha rimappato la musica popolare, contaminandola con la musica techno, jazz, classica o elettronica. Con l’ausilio della manipolazione elettronica di rumori quotidiani e delle note di musica popolare del suo contrabbasso, Huber intende ora condurre una sorta di ricerca «field recording». Tutto ciò sfocerà in un’opera che sfida le nostre abitudini di ascolto, rispecchiando così la realtà di questo periodo eccezionale.

Pirmin Huber, come è nata l’idea di questo progetto?

Pirmin Huber: Pur provenendo originariamente dalla musica popolare, vale a dire dalla musica acustica, sono scivolato sempre più nella musica elettronica. Cimentandomi con nuove tecniche di registrazione, mi sono venute alcune idee che vorrei sviluppare ulteriormente. Sono cresciuto in una fattoria, dove avevamo anche una falegnameria. I rumori della sega e tutti gli altri suoni mi affascinavano e già allora cercavo di ricrearli con i miei strumenti musicali. Nel mio progetto «Get Going!» parto da suoni che posso realizzare con i miei strumenti, ovvero contrabbasso, schwyzerörgeli, chitarra, piano o glarner zither e li combino con rumori quotidiani campionati, che manipolo con l’aiuto dell’elettronica. Fin dalla mia giovinezza sono ossessionato da questa domanda: come si può creare musica da questi suoni? Ora posso permettermi alcuni strumenti che mi offrono l’opportunità di occuparmi a fondo del progetto.

Cosa viene prima? La raccolta di suoni e successivamente la composizione, o viceversa? 

È un insieme di entrambe. Durante il lavoro si aprono sempre nuove possibilità, si tratta di un processo. Per me è importante creare un’atmosfera molto specifica con la mia musica. L’opera finita è composta da diversi brani che confluiscono l’uno nell’altro o, quantomeno, si riferiscono l’uno all’altro. Si potrebbe definire come una sorta di suite.

Lei si muove attraverso diversi stili con facilità. Come bassista, lei è sempre colui che dà l’impulso. Da questa posizione, riesce a identificare relazioni o interfacce tra la musica popolare, classica, jazz, pop, rock o techno?

È possibile. In ogni caso, techno e ländler vanno a braccetto. Questo può essere difficile da comprendere dall’esterno (ride), ma l’energia che nasce quando si suona è la stessa sia nella techno che nella musica ländler, che è anche musica da ballo. Penso che sia necessario suonarle prima entrambe per sperimentare questa affinità. Nel mio progetto cerco di creare una sorta di ländler moderno con elettronica e groove.

Natura e atmosfera urbana: questi due punti contrastanti le sono necessari per trarre ispirazione?

Sì, ho bisogno di entrambi. Appena uno è assente, mi manca qualcosa. Ecco perché è anche logico che io desideri riunire questi due poli. Da molto tempo mi affido a tre colonne portanti: musica popolare, musica contemporanea e techno. Nella mia percezione, tuttavia, sono un tutt’uno. 

Il contributo «Get Going!» è inteso come un incentivo non vincolato a un risultato. Cosa ne pensa di questo modello di finanziamento? 

Lo ritengo grandioso! La libertà acquisita in questo modo stimola anche a perseguire effettivamente un obiettivo più grande. L’idea per il mio progetto era nata già da tempo, ma si frapponeva sempre qualche ostacolo. Alla fine, molto dipende dalla capacità di gestire finanziariamente un piano del genere e di portarlo a termine senza stress. «Get Going!» mi permette di realizzare proprio questo. 

Interview: Rudolf Amstutz


pirminhuber.com

Ritratto arttv
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PIRMIN HUBER

29.08.2021


Nel 2018 la FONDATION SUISA ha iniziato ad assegnare nuovi contributi alla creazione. Con il progetto «Get Going!» vengono incentivati finanziariamente processi creativi e artistici che esorbitano dalle categorie convenzionali.